C'erano i tifosi attempati che hanno avuto il privilegio di vedere dal vivo, seduti sugli spalti dell'Amsicora, i micidiali tiri di sinistro di Gigi Riva e i voli d'angelo tra i pali di Ricky Albertosi; c'erano i loro figli, cui hanno tramandato le gesta degli eroi del 1970 e i figli dei loro figli, una terza generazione di tifosi che si sono avvicinati timidamente per chiedere l'autografo e per fare una foto insieme a quei signori maturi che avevano visto soltanto in vecchie immagini in bianco e nero alla televisione. Una gran folla per celebrare i campioni d'Italia 1970. L'occasione era speciale: la cerimonia che ha intitolato due strade cittadine ad una squadra entrata nella leggenda del calcio italiano. "Viale Campione d'Italia 1969-70" e "Piazza Manlio Scopigno", proprio in prossimità dello stadio Amsicora, il teatro delle gesta dei rossoblù. Fuori dall'impianto, un pannello con i nomi dei protagonisti dell'impresa: Albertosi, Martiradonna, Zignoli, Cera, Niccolai, Tomasini, Domenghini, Nenè, Gori, Greatti, Riva, Reginato, Poli, Mancin, Brugnera, Nastasio. E poi ancora l'allenatore Manlio Scopigno, il vice Ugo Conti, i massaggiatori Duri e Viganò, il presidente Corrias, l'amministratore delegato Andrea Arrica, primo artefice della costruzione di quella grande squadra.Alcuni di questi hanno messo radici in Sardegna alla fine della carriera: Gigi Riva, Ricciotti Greatti, Mario Brugnera. Beppe Tomasini, Adriano Reginato, Cesare Poli. Hanno tutti risposto presente. Sono arrivati per l'occasione anche Ricky Albertosi e Angelo Domenghini, oltre a Marcello Zignoli, il fratello dell'indimenticabile Giulio, giunto apposta da Verona, e la signora Gianna Martiradonna, vedova del grande Mario. Il Cagliari di oggi era rappresentato dal presidente Tommaso Giulini,che ha dichiarato: "La mia più grossa emozione da quando rivesto l'incarico è stata entrare in Lega e vedere il nome del Cagliari tra le squadre vincitrici del campionato. Non sono molti ad avere quest'onore. La vittoria del 1970 è un orgoglio per tutti i cagliaritani e tutti i Sardi, e io sono fortunato di avere l'onore di rappresentare qui la Società".Quando il sindaco Massimo Zedda ha concluso il suo discorso, si è levato un grande, spontaneo applauso. I giocatori hanno preso la parola. "Una bella iniziativa, arrivata al momento giusto - ha detto Gigi Riva - Servirà a tener vivo il ricordo di quella vittoria per le nuove generazioni".Ricky Albertosi: "Sono tornato indietro di quasi cinquant'anni. Vedo tanti tifosi di tutte le età, ti fa rendere conto ancora di più della portata di ciò che abbiamo fatto. E c'è anche un po' di nostalgia, nel rivedere uno stadio dove ho giocato per due anni e che mi ha dato tante soddisfazioni".Mario Brugnera: "Adesso che è stata fatta la piazza, bisogna fare lo stadio. Speriamo che si possa realizzare presto e che il Cagliari possa vivere altre grandi soddisfazioni".Angelo Domenghini: "Ogni volta che torno all'Amsicora provo un briciolo di malinconia. Fossimo rimasti in questo stadio avremmo vinto anche di più: conoscevamo ogni angolo del campo, io e Gigi avevamo dei movimenti sincronizzati alla perfezione. La cerimonia di oggi è un onore per noi: così anche i nostri nipoti sapranno cosa abbiamo fatto. Ed è piacevole rivedere i vecchi compagni, che sono soprattutto degli amici".Ricciotti Greatti: "Siamo campioni per sempre. La nostra impresa resta nella storia e nel cuore di tutti i Sardi".Cesare Poli: "E' una grande gioia innanzitutto rivedere i vecchi amici che con te hanno condiviso tante gioie. Li vedo sempre in forma, anche se il tempo passa. Alcuni non hanno potuto partecipare, ma solo per motivi di salute. Fa piacere che venga ricordata a distanza di tempo una vittoria sportiva che ha significato tanto per la Sardegna.Adriano Reginato: "Una splendida emozione, per noi e per i nostri nipoti. Vedersi intitolare una strada non accade tutti i giorni: ancora più bello, quella dove abbiamo vinto lo scudetto".Beppe Tomasini: "I nostri sacrifici, le nostre lotte, hanno fatto felici e onorati tantissimi sardi: quando giocavamo in trasferta, al Nord, venivano in 5000 a vederci. Dopo oggi, siamo sardi anche noi, sul serio, non solo acquisiti".Una volta conclusa la cerimonia, il gruppo si è spostato all'hotel "Regina Margherita", dove è stata allestita una Mostra celebrativa dello scudetto 1970, con tanti cimeli storici, tra cui maglie, foto e palloni dell'epoca. La Mostra sarà aperta al pubblico domani, dalle 9 alle 18. L'ingresso è gratuito, per un appuntamento da non perdere per tutti i tifosi rossoblù.